Con i termini Colonna Vertebrale, Spina Dorsale e Rachide, viene identificato il complesso sistema osseo che sostiene il corpo dei vertebrati, ovvero degli esseri viventi dotati di una struttura scheletrica ossea e/o cartilaginea. Nel neonato la colonna vertebrale costituisce pressappoco il 40% della sua altezza, e continua ad aumentare di dimensioni fino circa ai 18 anni di età, mantenendo comunque le stesse proporzioni sia rispetto al corpo che agli elementi che la compongono.
Molti pensano erroneamente che, data la posizione rannicchiata del neonato all’interno della pancia della mamma, la colonna vertebrale alla nascita sia cifotica, ovvero che abbia la forma di una C; già durante la gravidanza, invece, si formano le fisiologiche curve vertebrali che definiscono la classica forma a S della colonna.
Il rachide umano è formato da 33 o 34 vertebre (a seconda che tutte le vertebre coccigee siano o meno fuse tra loro o che una di esse risulti separata), suddivise in 5 aree:
· 7 vertebre cervicali
· 12 vertebre toraciche o dorsali
· 5 vertebre lombari
· 5 vertebre sacrali
· 4 o 5 vertebre coccigee
Osservando la Colonna Vertebrale di fronte, in assenza di patologie (scoliosi), essa risulta dritta; guardandola di profilo, invece, si possono notare due tipi di curvature, denominate:
1) Cifosi: curvature fisiologiche della Colonna Vertebrale con convessità posteriore. Si parla di curve cifotiche per quanto riguarda la zona toracica e coccigea della colonna: la loro caratteristica è la rigidità;
2) Lordosi: curvature fisiologiche della Colonna Vertebrale a convessità anteriore. Si parla di curve lordotiche per quanto riguarda la zona cervicale e lombare della colonna: la loro caratteristica è la mobilità.
Il risultato dell’alternanza tra curvature più mobili (lordosi) e più rigide (cifosi) è la struttura eretta caratteristica dei vertebrati, dotata di grande flessibilità e mobilità, della possibilità di distribuire in maniera corretta gli stress meccanici, di contrastare la forza di gravità e le pressioni e le sollecitazioni cui è costantemente sottoposta. Se la colonna fosse completamente diritta sarebbe, sicuramente, molto meno elastica e resistente.
Il tratto lombare della colonna vertebrale è quello che sorregge l’intero peso della parte superiore del corpo, peso che viene trasmesso al bacino quando si è seduti e alle gambe quando si sta in piedi, si cammina o si corre. Per questo le vertebre lombari sono necessariamente più sviluppate per poter sostenere il carico maggiore a cui è sottoposta la regione lombare.
Tolti l’atlante e l’epistrofeo, prime due vertebre cervicali che hanno forme particolari, una vertebra normalmente è costituita da un corpo di forma cilindrica rivestito da una lamina ossea, contenente un tessuto osseo spugnoso. L’arco vertebrale è composto invece da un peduncolo, due processi laterali e un processo spinoso. Tutte le vertebre sono dotate di un foro (forame vertebrale), attraverso il quale passa il midollo spinale, principale via di comunicazione tra il cervello e il sistema nervoso periferico. Dal midollo spinale si diramano infatti i nervi che conducono l’energia vitale a tutti gli organi del corpo umano.
Tra una vertebra e l’altra (ad esclusione di quelle sacrali e coccigee) troviamo i dischi intervertebrali, formazioni fibrocartilaginee composte da una parte esterna detta anello fibroso e da un nucleo interno polposo costituito da un gel deformabile, ma resistente alle compressioni. I dischi intervertebrali sono essenziali per il benessere della colonna, in quanto ammortizzano le pressioni a cui è sottoposta e le conferiscono mobilità.
E’ vitale prendersi cura della propria colonna, controllando in che condizioni si trova e correggendo al più presto eventuali distorsioni posturali o spostamenti vertebrali, anche in assenza di sintomi.
L’effetto della forza di gravità sulle strutture corporee è responsabile del mantenimento del corpo in postura eretta ed è una continua sfida per l’equilibrio ed il movimento. Per essere stabile, un’articolazione su cui poggia il peso del corpo, deve avere una linea di gravità che cada esattamente attraverso le assi di rotazione oppure ci deve essere una forza, muscolare che annulli la gravità.
Nella postura eretta la linea di gravità taglia trasversalmente le curve fisiologiche della colonna che sono equilibrate anteriormente e posteriormente ed è contenuta nelle assi di rotazione degli arti inferiori.
I vantaggi che si ottengono nell’avere una struttura vertebrale ben allineata sono molteplici e tutti in grado di influire notevolmente sulla qualità di vita:
· Un sistema nervoso che funziona in maniera ottimale, permettendo il libero fluire dell’energia vitale a tutti gli organi del corpo e consentendogli di raggiungere una condizione di completo benessere psico-fisico;
· Il miglioramento di numerosi sintomi legati a distorsioni posturali e spostamenti vertebrali;
· Meno possibilità di andare incontro a problematiche legate ai dischi vertebrali, come ad esempio le ernie;
· La prevenzione/il rallentamento di patologie degenerative come l’artrosi.
La GYROKINESIS® propone un sistema di movimento che cura la colonna vertebrale come il centro vitale del corpo umano. Il rachide viene mosso nelle 7 direzioni possibili: avanti, indietro, destra, sinistra, rotazione a destra, rotazione a sinistra e movimento circolare. Le gentili e progressive sollecitazioni al movimento permettono la conservazione degli spazi intervertebrali ed il rafforzamento dei muscoli adibiti a supportare la colonna nel difficile compito della conservazione della posizione eretta. Il coinvolgimento intelligente e consapevole della muscolatura profonda fa sì che questa ultima possa essere più forte e contemporaneamente elastica, pronta ad alleggerire il peso della struttura corporea, altrimenti abbandonata sulle vertebre.
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